mercoledì 14 marzo 2007

Una nota di nostalgia

28 ottobre 2006, i laghi della Val di Lei da un crepaccio del ghiacciaio della Ponciagna.
Sassi, ghiaccio, frane e polvere, poi, finalmente, siamo ai due torbidi laghetti di disgelo che giacciono ai piedi della Ponciagna (m 2470). Colori buffi, così vicini e con due tonalità di verde così diverse. Chissà che succede all'acqua? Il lago di Lei, in cui si travasano i laghetti, è di un blu talmente puro e intenso che non sembra essere nemmeno loro lontano parente.
Saliamo una ripidissima scarpata, altre rocce e siamo in vetta al Pizzo Peloso, sullo spartiacque fra l'Angeloga e il Vallone dello Stella. Laghetti ovunque. La neve caduta sulle quote maggiori accentua i colori dell'autunno, oggi ancor confinato entro la linea delle latifoglie.
Accucciati sotto la striminzita croce di vetta (due assi di legno incrociate), rubiamo il calore degli ultimi raggi di sole. Attorno a noi regna la serenità alpina che annuncia il tramonto. Angeloga si corica sotto un velo d'ombra mentre una cupa nebbiolina abbraccia tutto. Il vento sembra emulare le grida dei pastori che richiamano le bestie al crepuscolo. Forse se facciamo di corsa li troveremo ancora svegli, magari davanti ad un fuoco a raccontarsi le loro storie, le antiche leggende...
Ma anche quassù queste cose non accadono più.

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